Che cos'è il coaching

Che cos'è il coaching?

Nella lingua di origine, il sostantivo coach (riferito a persona) indica primariamente l’allenatore sportivo e, a seguire, la figura dell’insegnante, istruttore, maestro o tutor. Per definirne il campo di applicazione, il termine viene abbinato al settore al quale riferisce, come per esempio nel caso del voice coach o del vocal coach, che indicano applicazioni rispettivamente collegate all’uso della voce e al canto gestite da esperti del ramo. È solo passando al verbo coniugato all’infinito, ovvero a to coach, che il concetto si arricchisce, del significato di “aiutare” qualcuno a fare qualcosa o “assistere” qualcuno in qualcosa, spostando così il focus dal contenuto al processo e arrivando quindi al coaching dedicato al potenziamento personale e professionale. Questa tipologia di coaching, che potremmo definire coaching “puro”, è applicabile trasversalmente a qualsiasi area della vita e a qualsiasi settore di attività.

Il Coaching per il potenziamento personale e professionale

In breve possiamo definire il Coaching come un processo:
  • orientato all'azione che implica un impegno che il cliente prende con se stesso nell'attuare piani d'azione finalizzati al raggiungimento dei propri obiettivi
  • che velocizza il raggiungimento di obiettivi personali o professionali e fornisce supporto per raggiungere mete sfidanti.
Nel dettaglio possiamo descrivere il Coaching come una dinamica gestita da un professionista accuratamente formato ad hoc che, anziché occuparsi di insegnare o sviluppare una tecnica specifica, sportiva o artistica a qualcuno che intende apprenderla o migliorarla, si dedica ad agevolare e supportare il beneficiario (Coachee) in un percorso volto ad aumentare la consapevolezza all’interno di una relazione di partnership paritaria. La finalità è di identificare, sviluppare e valorizzare quelle strategie di pensiero e di comportamento utili per raggiungere più facilmente e più velocemente obiettivi di natura sia personale che professionale, identificando “la differenza che fa la differenza” (in termini di organizzazione dell’esperienza) tra l’ottenere o meno un buon esito.

Come accennato, i principi su cui si basa questa disciplina sono i medesimi a prescindere dal campo di applicazione, tuttavia possono variare le categorie dei destinatari e gli specifici obiettivi. Per esempio quando viene praticata a beneficio di ambiti personali può essere definita Life Coaching, quando in contesti di impresa Executive o Business Coaching e se coinvolge gruppi di lavoro Team Coaching.
Questa professionalità può essere applicata anche in campo atletico affiancando la figura dell’allenatore sportivo, e in qualsiasi altro settore focalizzandosi non sulle competenze tecnico-sportive o tecnico-artistiche bensì sulle strategie interne che il Coachee adotta per riuscire o non riuscire in quello che fa.

Quando prendere in considerazione un percorso di Coaching

Ci si può rivolgere a un Coach quando si desidera per esempio:
  • sviluppare consapevolezza rispetto alle aree della propria vita personale o professionale che non ci soddisfano pienamente
  • identificare con chiarezza i cambiamenti che vogliamo apportare nel nostro modo di agire e gli obiettivi che desideriamo raggiungere velocemente
  • ricevere supporto per raggiungere obiettivi sfidanti e migliorare le proprie relazioni (affettive, amicali e/o professionali)
  • identificare ed utilizzare al meglio le proprie potenzialità, capacità e risorse
  • raggiungere un maggior equilibrio tra le diverse aree della propria vita (relazionale, professionale, affettiva)
  • sviluppare una maggior capacità nel prendere decisioni utili per sé
  • incrementare le competenze manageriali e di leadership
  • migliorare la gestione del tempo e dello stress
Etica

L’esercizio di una professionalità etica e il corretto utilizzo di tutti gli strumenti di cui il Coach dispone per promuovere il benessere di persone e organizzazioni sono fondamentali. Scegli con cura il tuo Coach.

Essere Coach di se stessi

Per quanto il supporto di un professionista implichi naturalmente delle differenze, l’attivazione di un processo di potenziamento in autonomia, ovvero senza il sostegno di un Coach, è certamente possibile. Questa modalità viene definita Self Coaching e si realizza attraverso:
  • l’acquisizione di nuove conoscenze (o attraverso la presa di coscienza di elementi ai quali non avevamo dato importanza fino a quel momento)
  • il confronto tra tali conoscenze e il nostro modo di pensare e di agire
  • la scelta delle modifiche da apportare
  • infine la messa in pratica (azione)
Le mie pubblicazioni “Quando il Manager è donna” e “Corso pratico di PNL” sono strutturate per rispondere efficacemente a tali indicazioni.
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