Il blog di Chiara Cecutti

Le donne si lascino ispirare dalle donne: parola di Madonna, donna dell’anno 2016

Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna. Quante volte abbiamo ascoltato o letto questa frase con un po’ di fastidio chiedendoci perché mai l’uomo dovrebbe sempre stare davanti, dunque in mostra a godersi il successo, per quanto meritato sia, e la donna a sostenerlo di nascosto, per quanto, a sua volta, grande sia? O forse di tale frase si è compreso male il senso che sta in realtà nel riconoscere alla donna il merito in toto del successo dell’uomo? Questione di interpretazione? Ci vorrebbe un punto di vista doc.

Prendiamo Madonna e il suo toccante, sarcastico e ironico discorso senza filtri pronunciato lo scorso dicembre alla cerimonia di premiazione dei Billboard Women in Music 2016 in occasione della sua elezione a donna dell’anno da parte del prestigioso magazine per “la sua visione creativa e la sua dedizione a cause filantropiche” certo, ma anche perché “è un’importante femminista, un’artista unica che ha usato la sua influenza per cambiare le convenzioni sulle donne, la sessualità e la parità dei diritti”. Le prime parole del suo discorso sono state dedicate proprio a quella fatidica e controversa frase: “le donne sono state oppresse per così tanto tempo da credere a ciò che gli uomini dicevano di loro – ha detto la popstar – e credono di dover stare dietro a un uomo per avere un proprio ruolo. E in realtà ci sono molti uomini in gamba da supportare, però non in quanto uomini, ma perché valgono”.

Non c’è alcun dubbio che quando si parla di carriera e di grandi aspirazioni professionali, il sostegno della propria compagna di vita è importante, così però come lo è esattamente per una donna in carriera quello di un compagno che la supporti, convinto del suo sacrosanto diritto a realizzarsi nel proprio lavoro. Sui pregiudizi e sugli stereotipi riguardo alle donne in carriera abbiamo già parlato in un precedente articolo sul coaching al femminile che vi invitiamo a rileggere. Qui invece vorremmo sottolineare il valore altamente motivazionale del discorso di una donna di enorme successo che, femminista o meno, delle avversità ha fatto tesoro trasformandole in una forte spinta a superarle, ad andare avanti e a fidarsi di se stessa.

Nella vita non c’è nessuna reale sicurezza all’infuori del credere in se stessi” dice Madonna dopo aver raccontato un periodo della sua vita non certo felice per lei nella New York di fine anni settanta quando “ho capito di essere vulnerabile” ricorda, ma anche che “le difficoltà fanno crescere, che le cose brutte che accadono sono solo regali per insegnarmi qualcosa e rendermi più forte”. E il tempo e la costanza le hanno dato ragione, così ora “a chi mi ha dato l’inferno dicendomi che non avrei potuto, che non avrei dovuto, che non ce l’avrei fatta – dichiara – dico: la vostra resistenza mi ha fatto spingere più forte, mi ha resa la combattente che sono oggi, la donna che sono oggi. Quindi grazie”. Ringraziare chi ha reso la nostra scalata al successo un inferno? Perché no, la soddisfazione è maggiore quando il compito da risolvere era difficile, e il successo è più dolce quando abbiamo usato le nostre risorse contro tutto e contro tutti e abbiamo vinto.

Quante donne si riconoscono in tali modi di affrontare la vita e la carriera? Quante donne si sentono ancora costrette a rispettare vecchi criteri per avanzare professionalmente, magari imitando gli uomini? Ma potranno mai sentirsi realizzate in pieno se arriveranno in cima nonostante donne e non in quanto donne? Le donne hanno in sé tutte le risorse e le competenze necessarie per eccellere ed è da quelle che lo hanno capito e messo in pratica che le altre possono imparare. “Come donne – chiosa Madonna – dobbiamo cominciare ad apprezzare sia il nostro valore individuale che quello reciproco. Cercate donne forti per essere loro amiche, con cui allearvi, da cui imparare, a cui ispirarvi, con cui collaborare, per supportarvi, e da cui essere illuminate”.

 

 

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