La nuova (positiva) tendenza dei media: donne al potere e anche con famiglia
“Sono un commissario di polizia, quindi ho un ruolo di potere come donna di comando in un mondo prettamente maschile, inoltre in una condizione speciale perché sono incinta, quindi è proprio un bel personaggio da raccontare nel 2019 e direi che stiamo raccontando una storia che speriamo sia sempre di più la storia di oggi”. Sono le parole pronunciate da un’attrice che stimo, Roberta Caronia, nel corso di un’intervista in occasione della seconda stagione di una serie molto popolare di Rai 1, La strada di casa, dove interpreta il commissario Concetta Leonardi, decisa a mantenere il suo ruolo e a farsi rispettare, attenta, scrupolosa e preparata. Parole che mi hanno colpito, piacevolmente si intende, e che mi hanno fatto pensare che forse sì, forse ci siamo anche noi donne su quella “strada di casa” diretta verso una considerazione al pari degli uomini in campo soprattutto professionale e, appunto, di potere. Perché come sappiamo i media sono lo specchio della nostra società e se un messaggio come questo viene lanciato in una fiction di mamma Rai che va in onda sulla rete ammiraglia, quindi quella maggiormente dedicata alla tradizione e alla famiglia, il segnale credo sia più che positivo. Senza dimenticare che domenica prossima, sempre su Rai 1, esordisce la serie dedicata a Imma Tataranni, sostituto procuratore determinato e preparato e donna decisa e appariscente, con tanto di marito e figli, nata dalla penna di un’altra donna, la scrittrice Mariolina Venezia. Sarà anche merito del direttore di Rai 1 Teresa De Santis, peraltro prima donna della storia a ricoprire tale incarico?
Mi sono comunque accorta che negli ultimi tempi anche diversi film puntano l’attenzione sul valore delle donne, come quelli con i Supereroi ad esempio – e non solo Wonder Woman: nell’ultimo X-Men intitolato Dark Phoenix infatti le protagoniste sono soprattutto donne e sono loro che alla fine risolvono tutto, tanto che si ipotizza persino una nuova saga dal titolo X-Women. E perché, nei film d’animazione non è così? In Toy Story 4 è evidente che l’emancipazione femminile passa anche dal mondo dei giocattoli e che le donne sono spesso più scaltre e decise degli uomini, tanto che anche la pastorella di porcellana Bo Peep si trasforma in un’amazzone che sceglie l’avventura, ed è sempre una donna a prendere il posto del protagonista Woody. E che dire dell’ultimo Angry Birds dove persino il presuntuoso ed eroico Red riconosce che l’uccellina Silver, genio dell’ingegneria e stratega nata, è più in gamba di lui decidendo addirittura di cedergli la leadership della squadra; e non sono forse lei e la cattiva Zeta le due leader di tutta la storia?
Quindi rimbocchiamoci le maniche – perché la preparazione e l’impegno sono sempre requisiti essenziali per il successo, sia per gli uomini che per le donne – e facciamo un bel respiro che il mondo, forse, sta veramente cambiando e diventa sempre più realistico che una donna abbia successo nella sua carriera pur scegliendo al contempo di avere una famiglia e dei figli. E nel caso avessimo bisogno di un po’ di incoraggiamento, dopo quanto detto, possiamo sempre accendere la TV o andare al cinema…